L’Abruzzo è una terra adatta a chi ama la storia, il mare ma anche la montagna. Si tratta infatti di una regione magica per la presenza di queste tre caratteristiche e per la vicinanza dei paesi e delle città sia al mare che alla montagna. Immergersi nella terra d’Abruzzo è motivo di relax e di benessere, oltre che una scusa per assaporare sapori diversi attraverso i suoi gustosi piatti tipici.

Uno di questi sono senza dubbio gli arrosticini

Non si può dire di essere stati davvero in Abruzzo senza aver mai assaggiato i famosi arrosticini, ossia piccoli spiedini di carne di pecora cotti alla brace. Un vero trionfo per il palato e un tripudio gioioso anche per i palati più esigenti, ma che sanno apprezzare la tradizione e un sapore rustico e deciso ma ben fatto.

Gli arrosticini sono un piatto che si cucina in Abruzzo sin dai primi del Novecento. Il taglio della carne che compone i piccoli e lunghi spiedini è molto ricercato: la carne è quella ovina, proveniente solo da capi allevati in modo sano e con la massima cura; la pecora deve essere giovane e non deve avere avuto figli; in alternativa si sceglie un castrato tra i 6 mesi e i due anni di età. I cubetti sono tagliati a pezzi non più grandi di un centimetro: il risultato che ogni boccone diventa un assaggio stuzzicante ricco di gusto. Il rischio è questo punto che… uno tiri l’altro e non si finisca più di mangiarli!

Come gustare al meglio gli arrosticini? Innanzitutto in compagnia e davanti a un bicchiere di buon vino. La cottura deve essere rigorosamente alla brace, con il metodo storico. Il bracere deve garantire una cottura omogenea e deve permettere di lasciare morbida la carne degli arrosticini. Controllare la qualità del carbone e poi attizzare la brace.